Il Triangolo Magico “Tecniche e Materiali”

 

 

 

Un edificio che rispetti il triangolo magico “Ambiente Energia Confort” che soddisfi  “Compatibilità Ambientale e Sostenibilità Tecnologica” dovrà essere progettato, costruito e gestito con particolare attenzione alle Tecniche, ai Materiali ed agli Impianti; vediamo come!

Proseguiamo nell’esposizione e parliamo delle “Tecniche” le cui peculiarità possono essere suddivise in:

    • Ottenere prestazioni modulabili  nel contesto climatico  dell’ambiente determinando le logiche di regolazione  e gli obbiettivi perseguibili  privilegiando  il minor  dispendio energetico.
    •  Imporre prestazioni termodinamiche facendo ricorso a stratificazioni  di materiali le cui sinergie permettano risparmio energetico e confort acustico
    • Prestare attenzione alle problematiche delle manutenzioni considerando che durante la vita utile di un edificio, per mantenere i livelli prestazionali iniziali, si rendono necessari interventi di ricambio di parti ammalorate o non più funzionanti, di riparazione dei guasti, o di miglioramento delle prestazioni mediante sostituzione di elementi o loro parti.

Inoltre, i differenti componenti del sistema tecnologico presentano, tipicamente, periodi di obsolescenza differenziati, che implicano riparazioni e sostituzioni in tempi e con frequenze differenziati. Gli impianti  presentano poi necessità di aggiornamenti tecnologici.

Ciascuna delle operazioni di manutenzione, che si ripete più volte nel ciclo di vita dell’edificio, richiede un input energetico che deve essere minimizzato con una opportuna scelta delle tecniche costruttive e delle dotazioni impiantistiche.

Ciascuno di questi input , infatti, va ad aumentare l’energia incorporata nell’immobile, che costituisce una parte non trascurabile del bilancio complessivo.

Per facilitare le operazioni di manutenzione sugli impianti, è possibile mettere in atto le seguenti strategie, che implicano la rimuovibilità degli strati di finitura a tre diversi livelli:

  1. scegliere tecniche costruttive che permettano di verificare lo stato delle reti impiantistiche;
  2. scegliere tecniche costruttive che permettano di riparare localmente gli elementi impiantistici senza operazioni distruttive;
  3. scegliere tecniche costruttive che permettano di sostituire le reti impiantistiche senza operazioni distruttive.
    • Valutare la flessibilità in funzione della evoluzione considerando che durante il ciclo di vita di un edificio, è probabile che intervengano necessità di adeguare l’edificio a funzioni aggiuntive o nuove rispetto a quelle progettate inizialmente che possono derivare da differenti destinazioni d’uso, da modificazioni nelle modalità di fruizione, da disposizioni normative ecc.

Per chiarezza è possibile identificare le seguenti modalità evolutive:

  • Ridefinizione del lay-out interno con spostamento di partizioni ed impianti;
  • Aggiunte volumetriche esterne ( nel rispetto dei limiti normativi) per incrementare le superfici utili. Tali aggiunte possono essere assumere le forme più diverse ed essere localizzate o diffuse con continuità su tutto l’immobile esistente;
  • Variazione delle fonti di approvvigionamento energetico la continua riduzione dei fabbisogni e la necessità di utilizzare le fonti rinnovabili fanno intravedere, per il futuro, la necessità di riconvertire gli edifici esistenti in centrali di captazione del sole e di produzione della propria energia, con le relative problematiche impiantistiche.

Devono quindi essere selezionate, già in fase di progetto, tecniche costruttive che facilitano l’evolutività dell’edificio con operazioni a basso contenuto energetico e con limitata produzione di rifiuti.

In particolare, in relazione alle modalità sopra elencate, le tecniche costruttive devono garantire:

  • Possibilità di smontare e riallocare facilmente le partizioni interne e le reti impiantistiche;
  • Possibilità di aggiungere elementi tridimensionali alle strutture esistenti con limitati input energetici (facilità di smontaggio degli elementi preesistenti, leggerezza dei componenti);
  • Possibilità di integrare facilmente elementi di captazione delle energie rinnovabili (sostituibilità delle finiture esterne, integrabilità dei nuovi impianti).

Proseguiamo nell’esposizione delle sottocategorie relative alla costruzione consideriamo i Materiali proponendo le opportune strategie  suddivise in:

    • Considerare, in funzione del progetto che si  sta realizzando una possibile riduzione delle quantità dei materiali da utilizzare e  dei rifiuti di cantiere per contenere l’energia  incorporata dai materiali  utilizzati  e le lavorazioni necessarie per la costruzione.Tale fine è perseguibile  se non ci si focalizza solo sulla  massa delle murature ma si adottano strati con indirizzi e calibri funzionali alle prestazioni dell’elemento  tecnico che si deve realizzare massimizzando l’uso  dei materiali a catalogo, valutando gli sfridi e il  possibile riciclaggio.
    • Considerare materiali  con grande durabilità  nel tempo per ottenere  minore energia consumata per produrli e per sostituirli in caso di danneggiamento  o vetustà e quindi ,in ultima analisi, minor disturbo arrecato ai residenti
    • Considerare materiali con le minori emissioni inquinanti ed intervenire con opportuni accorgimenti quali la ventilazione per  ridurne ulteriormente gli effetti.
    • Considerare l’adozione di tecniche costruttive che permettano il loro riutilizzo alla fine del ciclo vitale dell’edificio  od almeno la biodeperibilità.